Instabilità di Spalla: Come Trattarla?

 In Fisioterapia

Introduzione – Instabilità di Spalla: Come Trattarla?

L’instabilità di spalla è una condizione che si verifica quando l’articolazione scapolo-omerale perde la sua stabilità naturale, causando episodi di sublussazione o lussazione. Può derivare da traumi, sovraccarichi ripetuti o lassità congenita dei legamenti. Riconoscerla tempestivamente e trattarla in modo adeguato è fondamentale per evitare complicanze e migliorare la qualità di vita del paziente.

Cause dell’Instabilità di Spalla

L’instabilità può essere di origine traumatica o atraumatica:

  • Instabilità traumatica: spesso dovuta a un evento singolo, come una caduta o un trauma diretto, che provoca una lussazione della spalla e il possibile danneggiamento delle strutture stabilizzatrici, come il labbro glenoideo o i legamenti.
  • Instabilità atraumatica: si manifesta in soggetti con lassità legamentosa congenita o in chi pratica sport che comportano movimenti ripetitivi sopra la testa (nuotatori, pallavolisti, lanciatori).

Sintomi

I sintomi principali includono:

  • Sensazione di spalla “che esce” dall’articolazione
  • Dolore, soprattutto nei movimenti ampi
  • Difficoltà nei movimenti sopra la testa
  • Debolezza muscolare e perdita di forza

In alcuni casi, l’instabilità può evolvere in una condizione cronica, aumentando il rischio di ulteriori lussazioni e danni strutturali.

Diagnosi

La diagnosi viene effettuata tramite una visita specialistica in cui il medico valuterà la storia clinica del paziente e i sintomi riferiti. Saranno eseguiti test clinici specifici per verificare la stabilità articolare, come il test di apprensione e il test di rilocazione.

Esami strumentali come la risonanza magnetica e la radiografia possono essere necessari per escludere lesioni ossee e valutare lo stato delle strutture legamentose e del labbro glenoideo.

Trattamento

Il trattamento varia in base alla gravità dell’instabilità e alle esigenze del paziente.

Trattamento Conservativo

Nella maggior parte dei casi, soprattutto nelle instabilità atraumatiche, il trattamento prevede:

  • Fisioterapia specifica: per rinforzare la muscolatura della spalla, in particolare il cuffia dei rotatori e il muscolo deltoide, migliorando il controllo motorio e la stabilità articolare.
  • Propriocezione e controllo neuromuscolare: esercizi per migliorare la percezione della posizione della spalla nello spazio e ridurre il rischio di nuovi episodi di instabilità.
  • Modifica delle attività: nei soggetti sportivi può essere necessario adattare gli allenamenti per evitare sollecitazioni eccessive sulla spalla.

Trattamento Chirurgico

Nei casi più gravi o quando il trattamento conservativo non porta miglioramenti, si può ricorrere alla chirurgia. Gli interventi più comuni sono:

  • Riparazione artroscopica del labbro glenoideo (Intervento di Bankart): indicato nelle instabilità traumatiche, permette di ripristinare la stabilità dell’articolazione.
  • Intervento di Latarjet: utilizzato nei casi di instabilità con deficit osseo, prevede il trasferimento di un frammento osseo per aumentare la superficie di stabilizzazione.

Dopo l’intervento, è fondamentale seguire un percorso riabilitativo per recuperare forza, mobilità e funzionalità della spalla.

Conclusioni

L’instabilità di spalla è una condizione che, se non trattata adeguatamente, può compromettere la qualità della vita e limitare le attività quotidiane e sportive. Un trattamento mirato, che può includere fisioterapia o interventi chirurgici nei casi più complessi, è essenziale per garantire un recupero ottimale e ridurre il rischio di recidive.

Se soffri di instabilità di spalla, rivolgiti a uno specialista per un’adeguata valutazione e un percorso terapeutico personalizzato.